Come accompagnare bambine e bambini nella realtà complessa di oggi?

Angela, nella sua intervista, sceglie tre parole chiave per descrivere il valore della proposta educativa di Webecome: libertà, tempo e racconto. Tre parole che diventano i valori fondanti di esperienze e creano, quindi, per bambine e bambini occasioni per esprimere le proprie emozioni, conoscersi, sperimentare nuove azioni e rafforzare le relazioni con gli altri, in classe e in famiglia.

“Il progetto ha rappresentato per la scuola un’occasione ulteriore di confronto, di dialogo e di condivisione”, ci dice la dirigente.

La proposta di Webecome si è inserita nell’ambito dell’azione educativa degli insegnanti, che hanno approfondito sulla piattaforma le diverse tematiche legate al disagio sociale e allo sviluppo delle competenze trasversali per poi personalizzare l’esperienza narrativa da portare in classe.

Ascoltiamo il racconto di Angela.

 

Il progetto è stato condiviso non solo con gli insegnanti, ma anche con i genitori “che lo hanno accolto positivamente e con grande gioia”, aggiunge Angela. Vedere, al termine dell’esperienza, i lavori svolti dai bambini e ascoltare i loro racconti ha dato modo ai genitori di sentirsi partecipi, entusiasti e coinvolti in una grande e unica storia. L’esperienza di Angela, con Webecome, mette in luce come “il racconto diventi il luogo della memoria”, soprattutto nell’attuale contesto di continua trasformazione (qui puoi approfondire il tema).

È sempre più complicato comprendere la velocità del nostro tempo e l’utilizzo dei social. I device che i bambini hanno a disposizione non fanno vivere ai ragazzi la percezione di un tempo vissuto, spiega Angela.

Un tema educativo, quello del digitale, che rimane aperto e argomento di riflessione e approfondimento insieme agli esperti del network di Webecome. Tra gli altri Derrick De Kerckhove, professore di Antropologia della Comunicazione al Politecnico di Milano, nel percorso tematico R come relazione sull’educazione alla cittadinanza digitale. “Supportare bambine e bambini nel loro percorso di crescita anche verso il mondo digitale, ci dice. È necessario, per costruire con loro un rapporto basato sulla fiducia reciproca, e poter diventare una guida per tutto il gruppo classe”.

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